L'ennesima Vittoria contro il Ministero della Salute:risarciti 257.000 €

27.04.2016

Il Tribunale di Roma condanna il Ministero della Salute a risarcire un soggetto emotrasfuso nel 1969 difeso dall'Avv. Emanuela De Rossi.

L'attore scopriva, a distanza di oltre 40 anni dalle trasfusioni ricevute, di aver contratto il virus dell'epatite C.

Il giudice capitolino, dopo aver rievocato i principi cristallizzati dalla giurisprudenza di legittimità in materia di responsabilità, nesso di causalità, onere della prova e decorso della prescrizione, ha accertato, oltre la tempestività della domanda e l'esistenza del nesso causale tra la trasfusione ed il contagio occorso all'attore, la responsabilità del ministero convenuto per aver omesso, o comunque ritardato, l'adozione di cautele già conosciute alla scienza medica, il cui impiego avrebbe evitato o quantomeno ridotto sensibilmente il rischio di contagio anche per il virus HCV e per avere tenuto un comportamento non diligente nei controlli e nell'assolvimento dei compiti affidatigli.

All'esito, ha condannato il Ministero della Salute a risarcire in favore del danneggiato la somma di € 257.610,33.

Di particolare rilievo è la circostanza che dal risarcimento non dovrà essere scomputato l'indennizzo ex lege 210/92.